[et_pb_section fb_built=”1″ _builder_version=”4.4.0″][et_pb_row _builder_version=”4.4.0″ background_enable_color=”off”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”4.4.0″][et_pb_post_title _builder_version=”4.4.0″ background_enable_color=”off”][/et_pb_post_title][et_pb_text _builder_version=”4.4.0″ hover_enabled=”0″]

Parlateci di voi e del vostro approccio con il writing.
Caktus:
I graffiti in molti casi si sviluppano inizialmente in un contesto vandalico/adolescenziale, dove la necessità di segnare le superfici con la propria tag prevale sul principio estetico. Fortunatamente, io faccio parte di chi ha scelto di percorrere una strada creativa differente. Senz’altro inizialmente ho subito il fascino che accomuna un po’ tutti: le grandi superfici sulle quali operare insieme all’uso della vernice spray.

Maria: Dunque, i miei inizi sono stati “quantomeno“ anomali. Ho cominciato a disegnare con gli spray a 27 anni, dopo aver conosciuto Caktus, che naturalmente è il  mio ragazzo. Dipingevo con svariate tecniche da tempo, ma l’approccio con il writing è stato folgorante! Tuttavia, le mie intenzioni artistiche restavano legate al figurativo. Quindi, non ho fatto altro che riportare il mio percorso pittorico con la tecnica dei graffiti.

Disegnate anche molto su tela, la ritenete un supporto valido sul quale operare?
Caktus: La tela è un supporto dove posso esercitare alcune fantasie con una certa freschezza. La vedo come una sorta di “antipasto” della murata. Naturalmente è uno strumento più intimo che permette di ricercare una dimensione più ricca nei contenuti e i riferimenti delle opere. Maria: La tela è il primo supporto che ho adoperato per i miei lavori pittorici e adoperarla per gli spray, a volte, è riduttivo… Però è ideale per sperimentare, riflettere e avere la giusta tranquillità, soprattutto quando magari fuori piove o fa freddo!

Ci sono artisti che esercitano una particolare influenza nella vostra crescita tecnica e stilistica?
Caktus: Sono una quantità smisurata. Ma visto che l’elenco è lungo citerò quelli della mia infanzia con alcuni nomi di formazione più contemporanea. La “scuola Frigidaire” capeggiata da Pazienza e Liberatore, gli illustratori di Metal Hurlant… su tutti l’imperiosa presenza di Simon Bisley.

Maria: Il mio primo amore? Caravaggio… i miei primi anni sono legati a quelle luci e a quelle ombre… ma durante la mia formazione accademica mi sono imbattuta nelle opere di Salvador Dali, che con la sua pittura al limite tra il realistico e l’illustrativo, penso abbia radicalmente influito sul mio percorso creativo. Naturalmente, a questi si aggiungono innumerevoli artisti che hanno in qualche modo contaminato il mio lavoro.

Lavorando insieme, avete raggiunto un certo coordinamento nelle vostre produzioni, vi capita anche quando disegnate con altri writers?
Caktus: Innanzitutto io e la mia metà condividiamo gran parte della nostra vita e il nostro dualismo è la nostra forza. Aggiungiamo anche che lei è molto paziente e asseconda bene i miei umori. In ogni caso 2 teste sono meglio di una figurati quando si parla di affinità elettive con altre persone. Senz’altro i nostri partner preferiti sono Macs, Kame, Gargano Crew e i tiburtini della TGS… per le loro capacità e la loro affidabilità. A questi ultimi va aggiunta “ad honorem” la famiglia degli EAD per le cose che ci accomunano.
Maria: …condivido in pieno.

Partite con un progetto pronto o preferite lasciare molto all’improvvisazione?
Caktus e Maria: Generalmente ne parliamo e raramente progettiamo nel dettaglio il lavoro. Tentiamo di mantenere una visione spontanea della murata. L’elemento “casualità” è determinante nel lavoro di un artista. 

Come vorreste che si evolvesse in futuro la vostra vita nel mondo del writing?
Caktus e Maria: Senz’altro non dovranno mancare le giornate spensierate con gli  amici davanti ad un muro, quella serenità costruita nella periferia fatta di vernice e cemento. Sicuramente vivremo dei forti cambiamenti. Ma difficilmente la nostra vita si slegherà dal writing. Anzi, speriamo che riesca a consolidarsi permettendoci di lavorare in modo da spingerci sempre oltre i nostri limiti.

[/et_pb_text][et_pb_wc_add_to_cart product=”13″ _builder_version=”4.4.0″ custom_button=”on” button_text_size=”19px” button_text_color=”#ffffff” button_bg_color=”#21366f” button_border_width=”0px” button_border_radius=”3px” module_alignment=”right”][/et_pb_wc_add_to_cart][et_pb_divider _builder_version=”4.4.0″][/et_pb_divider][et_pb_blog include_categories=”current” excerpt_length=”100″ _builder_version=”4.4.0″][/et_pb_blog][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]

Potrebbe anche interessarti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *